Essere santo oggi



Identikit del Santo
  • Deve aiutare gli altri
  • Amore per il prossimo
  • Saper ascoltare
  • Santo deve vivere in pienezza la fede
  • Santo deve essere fedele
  • Deve proteggere le persone
  • Deve seguire la parola di Dio
  • Bontà d’animo
  • Fare del bene
  • Carità
  • Diffondere e mettere in pratica la parola di Dio
  • Saper ascoltare il prossimo
  • Identificarsi in Dio tramite il vangelo


Tutti possono avere il volto della Santità
La chiamata alla Santità nasce in ognuno di noi con il Battesimo
Il Santo è colui che vive in pienezza la sua Santità alla luce del vangelo
I Santi sono l’immagine viva dell’amore di Dio
I Santi sono testimoni di Dio
 
 
 
 


CHI E’ IL SANTO?

Santo sei tu quando aiuti un amico in difficoltà.
Santo sei tu quando sei felice se un amico è felice.
Santo sei tu quando aiuti gli altri.
Santo sei tu quando ubbidisci ai genitori.


I santi “che stanno sul calendario” sono state persone che hanno scelto di vivere la loro vita seguendo il Vangelo.


«Essere grandi – è la risposta del Papa – vuol dire amare tanto
Gesù, ascoltarlo e parlare con Lui nella preghiera, incontrarlo nei 
Sacramenti, nella Santa Messa, nella Confessione». Ma soprattutto
vuol dire farlo conoscere anche agli altri, ai propri amici, e
comportarsi bene nella vita.

Si può forse insegnare la santità?
          Dunque che cos’è e cosa può essere la santità per i giovani d’oggi? La santità non è un insieme di nozioni da trasmettere ma è davvero un percorso da fare insieme con i giovani, come Gesù con i discepoli di Emmaus. È un progetto di vita pensato e cercato.

          Prima di parlare  di santi e di santità occorre avere idee chiare su chi è il santo oggi. Santo è colui che vive per attualizzare nell’oggi la Volontà di Dio. Non ci riferiamo sempre a un fondatore, un missionario, un predicatore, a chi ha costruito ospedali o lebbrosari, a chi ha dato vita ad una comunità religiosa o ha trascorso la sua vita nella contemplazione e nella preghiera. Non sempre è questo, o soltanto questo, che definisce oggi la santità.  Essere santi significa saper ascoltare nell’intimo della propria esistenza la voce di Dio che ci chiama, ci consiglia, ci guida. Può significare semplicemente fare la volontà di Dio nel quotidiano, vivendo la propria vita come vocazione e donazione.  E i giovani sono sensibili al dono di sé.

Santi non si nasce lo si diventa con tanta fatica
          Santi non si nasce, lo si diventa giorno dopo giorno con tanta fatica e tanta voglia di farcela, valorizzando le personali qualità e doni ricevuti, così come non facendosi condizionare dalle difficoltà e dai limiti che la vita ci impone ogni giorno, lasciando libero spazio alla bontà di Dio che ci ha voluti così come siamo e si aspetta da noi un ricambio di attenzione e di amore.
          Amore e attenzione che si esprimono nella nostra disponibilità di lavoro e di impegno a favore dei fratelli, degli ultimi, nel desiderio di essere di Dio, di ascoltarne la voce nel silenzio e nella preghiera e di cercarlo e riconoscerlo presente nei fratelli e sorelle che ci passano accanto. Come si può amare Dio che non si vede se non si ama il fratello che incontri ogni giorno?
 
 
 
 
          «I giovani oggi sono di fronte ad una sconcertante varietà di scelte di vita, così che per essi talvolta è arduo sapere come meglio orientare il loro idealismo e la loro energia. È lo Spirito che dona la saggezza per discernere il cammino giusto ed il coraggio per percorrerlo. Egli corona i nostri poveri sforzi con i suoi doni divini, come il vento, riempiendo le vele, spinge la nave in avanti, superando di molto ciò che i vogatori possono ottenere mediante il loro faticoso remare. Così, lo Spirito rende possibile a uomini e donne di ogni terra e di ogni generazione di diventare santi. Mediante l’azione dello Spirito possano i giovani avere il coraggio di divenire santi! Questo è ciò di cui il mondo ha bisogno, più di qualunque altra cosa». (Benedetto XVI, Discorso ai giovani nella Government House di Sydney, 17 luglio 2008). 

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