IL
MATRIMONIO CRISTIANO E’ UN SACRAMENTO
Perché
sposarsi in chiesa?
Il
matrimonio cristiano si distingue dal matrimonio civile perché è un
“Sacramento”.
Diremo
:
1.
Una parola sui Sacramenti.
I
Sacramenti sono “segni misteriosi” del Dio cristiano
1)
La parola Sacramento significa “segno, mistero”.
I
Sacramenti sono segni misteriosi, cioè segni che rivelano il mistero
di Dio, dicono che Dio ama, salva, vuole bene, perdona.
2)
Quanti sono i Sacramenti?
I
sacramenti, cioè i segni che parlano di Dio che non si vede, sono
tantissimi, basta saperli leggere. Noi siamo circondati da
tantissimi segni che parlano Dio.
I
sette Sacramenti sono quei segni voluti da Gesù.
Si
rifanno ad azioni compiute da Gesù e che Gesù ha affidato alla sua
Chiesa da ripetere nella storia perché noi (tutti gli uomini nel
corso della storia) possiamo incontrare Gesù, essere perdonati,
diventare suoi discepoli.
Ecco
le azioni (i sette Sacramenti) che Gesù ha comandato alla sua chiesa
di ripetere lungo la storia:
chiamare
a diventare suoi discepoli: battesimo
mandare
a testimoniare il suo Vangelo: cresima
perdonare
i peccati, ridare all’uomo la possibilità di ricominciare:
confessione
mangiare
il suo corpo dato per noi per vivere in comunione con lui: eucaristia
guarire
i malati, curare i malati: unzione degli
infermi
dire
a tutti che Dio ama con una amore totale, unico, tenere, fedele:
matrimonio
essere
memoria della sua presenza in mezzo agli uomini: ordine
La
Chiesa è il Sacramento generale.
Gesù
affida alla sua Chiesa i sette sacramenti e solo la Chiesa li può
ripetere. La Chiesa continua la presenza di Gesù nella storia.
La
Chiesa non è padrona dei Sacramenti, ma serva: è chiamata a
custodirli gelosamente e a ripeterli con responsabilità. Solo
vivendo nella Chiesa, sentendosi parte della Chiesa è possibile
accogliere queste azioni di Gesù.
I
sacramenti non sono fatti privati.
4)
Gesù è il Sacramento fondamentale, principale nel senso che sta a
fondamento di tutti i Sacramenti.
La
Chiesa per fare i Sacramenti deve fare continuamente riferimento a
Gesù; deve credere in Gesù., deve ripete questi gesti in memoria di
Gesù
Gesù
è l’immagine visibile del Dio invisibile, il segno che più
di tutti ci parla di Dio, ci dice chi è Dio, come agisce Dio, ci
rimanda a Dio.
Se
non si crede in Gesù e non si vive nella Chiesa i sacramenti non
hanno alcun senso.
2.
Una parola sul matrimonio civile: è un contratto che regola
la convivenza nella società tra
l’uomo e la donna.
E’
una realtà molto positiva: dà stabilità, che regola la
convivenza dell’uomo e della donna nella società E’ un contratto
regolato dalle legge civile. Cfr. articoli del Codice civile:
143, 144, 147.
La
Costituzione parla della famiglia costruita su un contratto chiamato
matrimonio. Perché ci sia il matrimonio civile si domanda la
libera decisione dell’uomo e della donna.
3.
Una parola sul matrimonio cristiano:
è
un Sacramento, un dono e un compito.
Anche
il matrimonio cristiano è un contratto: viene
celebrato in chiesa, ma vale anche agli effetti civili.
Il
matrimonio cristiano è un Sacramento, cioè un segno
misterioso di Dio: è un’azione di Gesù compiuta dalla Chiesa.
attraverso
la quale Gesù vuole continuare a dire agli uomini che Dio ama in
modo totale, unico, tenero, fedele.
Come
avviene?
Il
matrimonio cristiano domanda che l’uomo e la donna siano
credenti (o almeno che uno sia credente).
Il
Credente è colui che ha conosciuto Dio, lo ha incontrato, ha toccato
con mano il suo amore e allora si fida, si affida, si rende
disponibile a Dio, vuole mettere la sua vita al servizio di Dio e del
suo amore.
Nel
sacramento del matrimonio l’uomo e la donna che si sono incontrati
e hanno scoperto l’amore totale, unico, tenero e fedele come la
cosa più bella e più preziosa della loro vita decidono di
affidarla a Dio, di metterla a disposizione di Dio
perché si fidano (credono) di Dio.
Potrebbero
tenersela per sè, ma siccome credono, cioè si fidano di Dio, la
mettono a disposizione di Dio.
Dio
accoglie questo dono: interviene nella vita dell’uomo e
della donna, li unisce per sempre e affida loro il
compito di essere in mezzo agli uomini segno del suo amore
totale, unico, tenero e fedele.
L’uomo
e la donna allora devono camminare sempre insieme nella vita, non
possono più perdersi perché a loro è stato affidato il compito
grande e bello di essere con la loro vita il segno che Dio non smette
di amare gli uomini in modo totale, unico, tenere e fedele, anche se
gli uomini si dimenticano di Lui e spesse volte lo tradiscono.
Il
matrimonio cristiano non è allora un fatto privato che
riguarda solo l’uomo e la donna, ma viene celebrato in una comunità
e riguarda tutti .
Tutta
la comunità deve sentirsi responsabile del vostro matrimonio.
Il
matrimonio cristiano e un dono e un compito.
4.
Alcune conseguenze per la vita:
Il
matrimonio cristiano non è una convivenza provvisoria, non
è un contratto di lavoro, non è una comunanza di vita
che può iniziare e interrompersi secondo l’arbitrio di
ciascuno.
Il
matrimonio cristiano è unico e indissolubile:
L’unità
è opera e dono di Dio. Si dice nel rito del matrimonio:
“l’uomo non separi ciò che Dio unisce”
L’unità
va coltivata ogni giorno, esige all’uomo e alla donna di
crescere nell’amore vero; l’unità va chiesta sempre al
Signore nella preghiera.
Il
matrimonio cristiano esige maturità, cioè capacità
di amare in modo totale, unico, tenero, fedele un uomo/una donna e di
fare comunione con lui/lei. Senza capacità di amare non ci può
essere matrimonio cristiano.
Il
matrimonio cristiano domanda all’uomo e alla donna di camminare
sempre, di sentirsi sempre sulla strada, perché l’unità
non si improvvisa e non è mai pienamente posseduta, ma va
continuamente cercata e costruita anche quando costa fatica.
Il
cammino verso l’altro non finisce mai; l’amore è un viaggio: è
il viaggio più lungo del mondo.
5.
Una conclusione:
“L’amore
non è vero se non supera la prova della fedeltà” ( S.
Kierkegaard),
Come
è possibile superare la prova della fedeltà?
E’
necessario guardare al mistero di Dio e percorrere tre sentieri:
1)
Il sentiero della gratuità.
Dio
è il Padre, è amore, è l’eterno amante, l’eterna sorgente
dell’amore, colui che da sempre ha iniziato ad amare e che mai si
pentirà d’amare.
Dio
Padre è la pura gratuità dell’amore.
Il
primo sentiero dell’amore è la gratuità. La gratuità di Dio
Padre fonda ogni gratuità dell’amore. A nulla serve un rapporto di
amore se non è costruito sulla gratuità.
Dice
un proverbio napoletano:
Si
può vivere senza sapere perché, ma non si può vivere senza sapere
per chi.
Amare
significa dare nella gratuità, prendere l’iniziativa dell’amore,
senza aspettare che l’altro ami. Un rapporto di amore nel
matrimonio è vero se sa inventare l’amore, se sa lanciare ponti di
amore sempre.
Come
Dio Padre è la sorgente dell’amore, è la gratuità pura, così il
rapporto uomo donna nel matrimonio deve avere il coraggio dell’amore
gratuito, senza alcune condizione: si ama per amare
E’
l’amore che fa esistere, è l’amore che schiude la vita, com’è
il sole che tocca il fiore e lo fa sbocciare (Blondel)
2)
Il sentiero della gratitudine.
Se
Dio Padre è l’eterno amante, la pura gratuità dell’amore, il
Figlio, Gesù è l’eterno amato, colui che si è lasciato
consegnare in obbedienza di amore sulla croce. Gesù è colui che si
lascia amare.
Gesù
ci fa capire che non è divino soltanto il dare, ma anche il
ricevere; non è divina solo la gratuità, ma è divina anche la
gratitudine.
Lasciarsi
amare non è meno difficile che amare.
Dove
non c’è gratitudine il dono è perduto
L’amore
non è solo ciò che tu puoi dare all’altro, ma l’amore è anche
capacità di ricevere dall’altro, di dirgli “grazie”, di
dirgli la gioia di esistere perché ti ama, di dirgli “grazie”
perché lui esiste. La Parola più bella che in un rapporto di amore
ci si può dire è: grazie di esserci, grazie di esistere, la tua
vita è importante per me e io esisto perché tu esisti
3)
Il sentiero dell’unità e dell’apertura.
Nella
vita di Dio lo Spirito Santo è il vincolo dell’amore tra l’amante
e l’amato. Lo Spirito è unità dell’amore, è pace nell’amore,
è stare bene insieme nell’amore, è la gioia della condivisione.
Lo
Spirito non solo unifica, ma anche apre al futuro, a ciò che sta
fuori, all’altro. L’amore è vero non solo quando unifica, ma
anche quando apre.
Lo
Spirito è colui che mentre ci dà la gioia della comunione, ci dà
l’inquietudine di aprirci agli altri.
Lo
Spirito è colui che fa vivere all’uomo e alla donna la bellezza
dello stare insieme, perché questa bellezza possa essere partecipata
ad altri.
Bisogna
ricordarlo sempre che l’amore se non è l’impegno di ogni
giorno è il rimpianto di tutta la vita.
Ricorda
allora che amare
allora è fare esperienza di Dio, è toccare con mano che Dio vive.
Gli
sposi cristiani guardano a Dio per imparare ad amare e per superare
la prova della fedeltà.
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