La devozione

 
La devozione

1. La devozione, in generale, è un atto della virtù della religione. Si tratta, insieme all’orazione, di uno degli atti interiori di questa virtù[1]. La devozione è un atto della volontà con il quale l’uomo si offre a Dio, si dona con sollecitudine al suo servizio.
Tra gli atti esteriori della virtù della religione si trova, per esempio, tutto ciò che riguarda il culto[2]. Da principio la devozione era dovuta soltanto a Dio, e tuttavia a volte si parlava di devozione mariana, di persone che avevano molta devozione a questo o a quel santo, ecc.
San Tommaso d’Aquino spiega che la devozione che si ha per i santi non ha termine in loro, ma è sempre diretta a Dio, in quanto nei suoi santi veneriamo in realtà Dio che li ha colmati di grazia e santità[3]. La devozione per Dio, quella verso la Madonna e i santi, si manifestano attraverso gli atti devozionali; per questo si è soliti distinguere fra devozione e devozioni.
2. Per ciò che si riferisce al culto, si deve tener conto che è rivolto a Dio, perché è un modo di adorarlo, di manifestare la nostra dipendenza da Lui. Per questo motivo il culto che tributiamo a Dio si distingue dal culto ai martiri e ai santi, che nella Chiesa è cominciato molto presto, o dal culto alla Vergine Santissima.
A Dio si tributa un culto di adorazione, detto di latría; ai martiri e ai santi un culto di venerazione, detto di dulia. Nel caso della Madonna si parla di culto di iperdulia. Questi punti furono studiati dettagliatamente dal II Concilio di Nicea (a. 787), che ratificò la legittimità del culto alle immagini e stabilì la distinzione tra il culto di latria, proprio di Dio adorato dal cristiano, e il culto di dulia, proprio dei santi, delle loro reliquie e delle loro immagini che sono venerate, mentre riservava alla Vergine Santissima il cosiddetto culto di iperdulia.
3. Nella Chiesa il culto e la devozione verso la Madonna sono molto antichi. Nascono dalla realtà della sua maternità divina e dal ruolo che Cristo le ha riservato nell’economia salvifica. La Madonna è la Madre di Dio, Theotokos, e Madre nostra. Il culto mariano ha sempre avuto una chiara connotazione cristologica.
Gli scritti del Nuovo Testamento e la letteratura cristiana dei primi tempi, fino al I Concilio di Nicea dell’anno 325, vale a dire, in pratica fino a quando il cristianesimo non ottenne il riconoscimento pubblico, sono piuttosto parchi su questo argomento. Sono state considerate testimonianze indirette del culto mariano primitivo i passi del Vangelo secondo Luca 1, 45; 1, 48-49; 11, 27 e quello degli Atti degli Apostoli 1, 14.

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